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Domenico Gasparini

Era l’anno dei mondiali di calcio, non dirò di quale anno per pudore  e iniziava con un colloquio a dir poco bislacco la mia carriera nel mondo della radiofonia , non so ancora con quale coraggio fissai quel appuntamento, (saranno stati gli ormoni adolescenziali).

Ad ascoltarmi ci fu il direttore della radio del tempo, il quale diede seguito ai miei propositi e per iniziare a impratichirmi col mezzo mi mise a fare i “provini”.Ebbi la fortuna avere un tutor che negli anni divenne un buon amico e collega radiofonico anche in altre emittenti; il compianto Claudio Maggiolo, in arte in “Joe Socks”. Il suo soprannome meriterebbe un approfondimento, ma questa è un’altra storia.

Il mio esordi nell’etere fu una tragedia. Puntine che saltavano (c’ erano i vinili), pubblicità che non partiva, voce incerta, insomma un delirio ve lo assicuro tanto pensai che mi cacciassero immediatamente, fortunatamente per me non andò così.

Via via le cose poi migliorarono e la radio e fare radio divenne un punto fermo della mia vita.

Tanti sono gli aneddoti che potrei raccontare legati al mondo della radio e soprattutto sui loro frequentatori.Tornando a noi, nonostante la lunga militanza ogni volta che apro il microfono provo sempre una grande emozione…… è la radio.

Ah ma questa era la mia presentazione.

Dovevo raccontare qualcosa sui miei gusti musicali, i programmi che conduco, cosa mi piace.

Perdonatemi;

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